giovedì 21 giugno 2012

Acquisti fantasma on line Cinque vittime padovane

<h1>Acquisti fantasma on line Cinque vittime padovane</h1>
<p>I carabinieri hanno denunciato un napoletano e recuperato 16 mila euro Offriva sul web macchine fotografiche con lo sconto, poi spariva con l’acconto</p><p>
 di Paolo Baron



<img alt="" height="185" src="http://mattinopadova.gelocal.it/polopoly_fs/1.5292739.1340236914!/httpImage/image._gen/derivatives/landscape_250/image." width="250" />

</p>

<p>Offriva macchine fotografiche digitali e telecamere a prezzi talmente stracciati da sembrare truffe. Eppure da tante parti d’Italia ci sono cascati, nonostante la prudenza e la diffidenza di molti verso gli acquisti on line. Cinque le vittime padovane che si sono rivolte ai carabinieri e che ora sperano di rimettersi in tasca i soldi che avevano accreditato in un conto riconducibile ad una Post pay, che è stata la chiave di volta dell’inchiesta e che ha permesso ai carabinieri di Padova di identificare il truffatore e di “congelare” un conto postale con un saldo di circa 16 mila euro. Nei guai è finito un giovane di 27 anni, Antonio Salvatore D.R., residente nel Napoletano denunciato per truffa aggravata e continuata. Che lo sia (continuata) ne è convinta la procura padovana che nel provvedimento scrive che si tratta di una pratica sistematica e continuativa, aggravata dal fatto che per tutto il tempo dell’indagine il giovane ha continuato a intestare numeri di telefoni cellulari a ignari prestanome. Sim che gli servivano per contattare o essere contattato dai clienti e che una volta ottenuto l’accredito dell’acconto venivano distrutte.</p>
<p>Come detto, in cinque padovani ci sono cascati. Non solo, la prima vittima è padovana (la prima denuncia risale al marzo 2012) e questo ha fatto sì che la procura patavina avocasse a sé anche tutte le altre denunce sporte in tutta Italia, fra cui anche due a Belluno e due a Treviso. In totale i carabinieri hanno raccolto 25 segnalazioni di truffa fra il Veneto, la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna. Ma non è detto che altre persone ora trovino il coraggio per denunciare di essere stati raggirati on line per l’acquisto di una macchina fotografica o di una telecamera digitale.</p>
<p>Lo schema utilizzato dal giovane napoletano era collaudato. Utilizzando alcuni siti di compravendita di oggetti nuovi o usati on line, l’uomo prometteva apparecchi hi-fi con uno sconto anche del 40 per cento rispetto al prezzo di listino. Accanto alla foto dell’articolo “postava” un numero di cellulare grazie al quale veniva contattato dai clienti-vittime. Dopo aver raggiunto l’accordo, il finto commerciante dava i propri riferimenti postali e chiedeva un anticipo prima di spedire la macchina fotografica. Una volta arrivati i soldi, l’uomo buttava via la sim card e chi s’è visto s’è visto. L’unico punto debole (scoperto dai carabinieri dell’Aliquota operativa del Radiomobile di Padova comandati dal tenente Guido Volpe) era il conto postale, sempre lo stesso per tutte le vittime. È bastato questo particolare per far scattare una perquisizione domiciliare e trovare oltre alle sim card diverse ricevute riconducibili alle vittime della truffa.</p><p>

</p>

Nessun commento:

Posta un commento